Lilly Reich
Lilly Reich, nata a Berlino nel 1885, iniziò la sua carriera come designer di tessuti e accessori femminili, che rappresentavano i nuovi orizzonti del design aperto alle donne in quel periodo. Nel 1912 divenne membro del Detsche Werkbund, organizzazione
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Lilly Reich, nata a Berlino nel 1885, iniziò la sua carriera come designer di tessuti e accessori femminili, che rappresentavano i nuovi orizzonti del design aperto alle donne in quel periodo. Nel 1912 divenne membro del Detsche Werkbund, organizzazione finanziata dal governo e dedicata alla promozione dei prodotti e del design tedesco. Antecedentemente alla prima guerra mondiale lavorò nello studio di Josef Hoffmann e nel 1915 aveva guadagnato una reputazione professionale sufficiente da farle ottenere l’incarico per l’esposizione della moda al Werkbund di Berlino. Nel 1920 fu la prima donna a dirigere il Deutsche Werkbund, riconoscimento senza precedenti se si considera che le donne, a quel tempo, non erano ritenute dotate della stessa abilità degli uomini nel campo delle arti. Per una mostra che si tenne a Newark, New Jersey, la Reich selezionò milleseicento oggetti di design tedesco. Benchè non fosse stata un successo, principalmente per l’avversità del pubblico americano per qualunque richiamo alla germania, contribuì a far crescere nei consumatori statunitensi la confidenza verso l’estetica del prodotto. Il comune coinvolgimento nel Werkbund fu alla base della relazione tra Mies e la Reich. Dal 1925 al 1938, anno in cui Mies emigrò negli Usa, furono colleghi assidui. Anche successivamente alla partenza di Mies, Lilly continuò a seguire personalmente gli affari personali e professionali di Mies in Germania fino alla propria morte, avvenuta nel 1947, all’età di sessantadue anni. Professionista di esperienza dotata di una sensibilità pari a quella di Mies, si inchinava alla sua autorità giocando il ruolo della donna europea tradizionale del suo tempo, lasciando a lui l’impostazione generale del lavoro, e dedicandosi alla fase di perfezionamento e ai dettagli. La Reich era estremamente versatile e prendeva parte al processo progettuale attraverso il dialogo con Mies. Mies raramente prendeva in considerazione commenti da parte di chiunque altro, ma era sempre pronto ad ascoltare l’opinione della Reich. Mies e la Reich collaborarono a numerosi allestimenti per il Dteutsche Werkbund accolti dalla critica quali installazioni di tecnica di alto livello applicate ad un’arte minore. Il coinvolgimento di Mies nella progettazione di installazioni, ed il successo che gliene derivò, non a caso coincide con l’inizio della sua collaborazione con Lilly Reich. Tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30, usarono nei progetti arredi generalmente attribuiti a Mies. Uno dei perfezionamenti apportati alla cantilever chair, la seduta e lo schienale realizzati con una fascia intera di cuoio che, secondo Ludwig Glaeser, curatore della mostra sul design di Mies al Moma, è tuttavia da attribuire alla Reich. Lei continuava a sperimentare il gioco visuale e tattile dato dai contrasti tra metallo pulimentato e superfici caratterizzate da textures. Un altro esempio interessante è dato dalla seduta in midollino che utilizzò per la stessa sedia. E’ interessante notare che Mies non sviluppò compiutamente con successo alcun progetto di design né prima né dopo la sua collaborazione con la Reich. Quando Mies assunse la direzione del Bauhaus nel 1930, la Reich lo seguì e fu la prima donna ad insegnare interior design, materia che includeva anche furniture design.
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