Stefano Sardelli, artista della provincia senese (Poggibonsi), lavora con materiali plastici dal 2010 compiendo una sintesi linguistica che, nata da una spiccata sensibilità pittorica di matrice pop americana dall’evidente gusto anni ’80, si definisce
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Stefano Sardelli, artista della provincia senese (Poggibonsi), lavora con materiali plastici dal 2010 compiendo una sintesi linguistica che, nata da una spiccata sensibilità pittorica di matrice pop americana dall’evidente gusto anni ’80, si definisce negli anni in un processo compositivo capace di estrarre dalle materie plastiche abbandonate una personale idea di “immagine”.
Sinteticamente l’azione pittorica di Sardelli è un gioco di distribuzione di masse plastiche che si contengono nello spazio fisico del telaio, creandone una nuova palpabilità. I loro colori ed i loro volumi si riequilibrano sviluppando quel distacco tra la reale materialità d’uso delle plastiche ed una ripercussione di matrice più narrativa e divulgatrice. Ogni sua opera, sottoposta ad un incessante processo di reificazione, rivendica una specificità profonda che non è mai un atto di inconsapevolezza quanto un riconoscimento di quello che può essere la realtà ed il suo continuo sviluppo.
Stefano Sardelli, le cui opere sono presenti in numerose collezioni private italiane e straniere, è un attivo promotore delle arti visive nel territorio della provincia senese attraverso le iniziative dell’associazione culturale degli “Estrosi”, di cui è fondatore e vicepresidente.